' Rapid-Q by William Yu (c)1999-2000 .
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' Manuale_HTML
Benvenuto/a in questa sezione della guida che intende seguirti ed aiutarti nella
realizzazione della tua home page. Questa premessa, apparentemente inutile, serve invece a
sottolineare pochi ma fondamentali concetti che reggono l'HTML e che, se compresi
tempestivamente, consentono di far proprio un sistema di contrassegno tutt'altro che
complesso, ma pur sempre retto da regole e principi inderogabili.
Creare un sito Internet non è difficile, ne' può essere messo a confronto con veri e
propri sistemi di programmazione. Su quest'ultimo punto, in particolare, è bene fin d'ora
sottolineare come HTML non sia un linguaggio di programmazione ma un semplice sistema di
contrassegno, i cui tag vengono riconosciuti ed interpretati dai browser Web (Netscape,
MsIe, Opera ecc). Questa peculiarità rende HTML un sistema facile da comprendere perchè
non presuppone alcuna conoscenza tecnica preesistente. Per questo motivo chiunque può
avvicinarsi al Web Publishing senza prerequisiti di specializzazione e per questo in
Internet esistono milioni di creatori di pagine Web.
Il mercato è gravido di decine di software specializzati nella creazione di pagine HTML: i
cosiddetti editor HTML. La complessità di questi programmi ha raggiunto livelli molto alti
ma ha seguito strade diverse. In buona sostanza il mercato propone due tipi di editor
HTML:
Editor testuali
Si tratta di programmi che propongono modifiche dirette sul codice HTML puro con
possibilità di preview del risultato. Per facilitare la scrittura del codice mettono a
disposizione comandi preconfezionati attivabili con semplici click. L'utilità maggiore di
questi strumenti è la padronanza del codice HTML puro che riescono a comunicare agli
utilizzatori. Il difetto maggiore è nell'apprendimento più difficile rispetto agli editor
WYSIWYG.
Editor WYSIWYG
L'acronimo sopraindicato sta per: What You See Is What You Get, ed italianizzando
significa che ciò che si vede sullo schermo è ciò che si ottiene in un browser Web. In
altre parole questi editor non visualizzano il codice HTML ma esclusivamente gli oggetti,
le immagini ed il testo. In questo modo lo sviluppatore non si trova a lavorare su codice
HTML ma sulla pagina così come verrà visualizzata dal browser: spostando oggetti con il
semplice trascinamento del mouse, sfruttando layout predefiniti ecc.
Il vantaggio di questo tipo di editor è evidente: lo sforzo di comprensione delle
specifiche HTML è ridotto al minimo e il tempo di apprendimento è brevissimo.
Secondo chi scrive, però, questo tipo di editor (un esempio concreto è Front Page) non dÃ
la possibilità di comprendere l'HTML e personalizzarne l'uso. Si corre, infatti, il
rischio di creare siti fotocopia con un layout identico agli altri e, in presenza di
errori che l'editor non riesce a risolvere, di non riuscire ad andare oltre ciò che il
programma prevede.
A prescindere da pareri soggettivi su programmi per l'HTML, la presente guida è concepita
per far comprendere i rudimenti dell'HTML puro. Continuando questo corso non ti troverai
di fronte un tutorial sui comandi degli editor più diffusi, ma davanti codice HTML puro ed
universale. Solo in questo modo potrai comprendere le peculiarità dell'HTML e degli altri
linguaggi che ne supportano e ampliano l'utilizzo.
Abbandona per tutto il corso di questo tutorial il tuo editor e concentrati sulle nozioni
di codice che la guida ti presenta volta per volta. Comprese le basi dell'HTML potrai
scegliere se usare editor WYSIWYG o editor testuali, in entrambi i casi avrai
consapevolezza dei limiti e delle potenzialità del sistema, potendo usare meglio tutti gli
strumenti che il mercato mette a tua disposizione.
Alcuni consigli per comprendere pienamente questa guida:
i siti Web, prima della pubblicazione, vanno creati in locali, cioè sul tuo hard disk.
Solo successivamente vengono spediti attraverso programmi appositi.
Per i nomi dei file e per le estensioni degli stessi usa caratteri sempre in minuscolo.
Ricorda che la modifica del tuo sito Web avviene tramite programmi FTP (File Trasfer
Protocol) mediante password e UserId. Quindi nessun altro, oltre te, può modificare le
pagine.
Per scrivere codice HTML puoi utilizzare qualsiasi editor HTML testuale (HomeSite, HotDog,
DreamWeaver ecc.), ma anche solo Blocco Notes di Win95.
Prima di continuare è importante sottolineare una caratteristica dei tag HTML. Come più
volte accennato, HTML è un sistema di contrassegno che produce i suoi effetti su testo e
immagini. Perchè tali effetti si producano è necessario che elementi specifici
(standardizzati in HTML) vengano assegnati ai vari elementi testuali o d'immagine della
pagina. Il termine marcatura deriva proprio da questa caratteristica. Per una migliore
comprensione di questo fondamentale concetto di HTML prendiamo in considerazione il testo
seguente:
HTML è un sistema di contrassegno indipendente dalla piattaforma.
Come vedi si tratta di un normalissimo testo per il quale non abbiamo specificato alcun
tag HTML. In linea con i concetti che reggono il sistema di markup, senza altre
indicazioni, il browser formatta il testo come quello che lo precede (infatti si tratta di
un font arial di dimensioni e colore identici a questo stesso testo).
Consideriamo, ora, l'ipotesi di voler dare un colore rosso al testo di esempio. Per fare
questo marchiamo il testo con lo specifico tag HTML che determina il colore del testo:
HTML è un sistema di contrassegno indipendente dalla piattaforma.
In seguito vedremo il funzionamento del tag FONT. Quello che interessa sottolineare in
questa sede è l'uso generale dei marcatori HTML: come si nota agevolmente dall'esempio, il
tag è posto immediatamente prima e dopo la frase da formattare in
rosso. L'unica differenza è che il tag prima della frase è , mentre
quello che chiude è . La barra posta in verticale verso destra indica al browser
che il tag precedentemente aperto, in questo caso va chiuso. Abbiamo così dato vita
ad un piccola marcatura, comunque sintomatica del funzionamento del sistema HTML.
I tag HTML sono case insensitive, cioè assolutamente indipendenti dal maiuscolo e
minuscolo. Per intenderci, il seguente codice:
ha gli stessi effetti del codice:
In HTML esistono TAG che non hanno bisogno di chiusura, perchè la loro funziona non è
quella di marcare un elemento, ma di fornire informazioni di diverso tipo. Volta per volta
indicheremo quali elementi hanno bisogno di chiusura e quali funzionano correttamente
anche se ne sono privi.
Per essere visualizzati su Internet, i documenti vengono salvati in formato testo e
contengono i tag necessari ad informare il browser (Netscape, MsIe o Explorer) sulla
visualizzazione della stessa. In altri termini un documento contenente testo, salvato in
formato .htm senza alcun tag HTML viene comunque visualizzato dal browser, ma privo di
qualsiasi formattazione: senza ritorni a capo, paragrafi, testo centrato, grassetto,
corsivo ecc.
Lo scopo dell'HTML è quello di fornire, attraverso comandi chiamati TAG , una
formattazione al documento, oltre all'inserimento di immagini ed altri elementi
multimediali (filmati, applet ecc.). Il lavoro che uno sviluppatore Web produce
all'interno di un documento HTML è indirizzato a fornire tutte le informazioni necessarie
al browser per interpretare correttamente la pagina.
Un documento HTML si divide in due parti fondamentali: l'intestazione e il corpo del
documento.
E' facile comprendere che il corpo del documento contiene tutti gli elementi della pagina:
il testo, le immagini, le applet Java, il codice Javascript e quant'altro viene
materialmente visualizzato dal browser.
Al contrario, l'intestazione contiene una serie di informazioni necessarie al browser per
una corretta interpretazione del documento, ma non visualizzate all'interno dello stesso.
L'intestazione, quindi, ha un ruolo non apparente ma sicuramente fondamentale. Solo per
citare alcuni elementi forniti dall'intestazione: il titolo della pagina, i termini chiave
per i motori di ricerca, il tipo di HTML supportato ed i link base di riferimento.
In questa sede analizzeremo solo alcuni elementi, omettendo per il momento lo studio degli
altri non immediatamente necessari alla comprensione di HTML:
* HTML
* DOCTYPE
* HEAD
* TITLE
* META
In seguito dettaglieremo per ognuno di questi elementi le peculiarità salienti.
Tutti gli elementi ed il contenuto di un documento HTML sono compresi all'interno dei
marcatori che, in altre parole, hanno il compito di aprire e chiudere il
file. I tag indicano al browser che il documento è marcato in HTML, anche se
i browser più recenti (Netscape 3 e 4, MsIe 3,4 e 5) riescono ugualmente ad interpretare i
tag successivi. Detto questo esistono comunque due ragioni per inserire sempre il tag
all'interno del documento:
HTML non è l'unico linguaggio di contrassegno presente sul WWW (si pensi solo a XML) e il
browser rischia di malinterpretare i tag, confondendoli con altri linguaggi di markup
Gli utenti che usano vecchi browser rischiamo di visualizzare un documento pessimamente
formattato.
DOCTYPE
Seguendo le indicazioni del W3C (consorzio internazionale che si occupa di armonizzare
l'utilizzo dell'HTML) Doctype deve essere il primo elemento ad aprire il documento. Questo
vuol dire che andrebbe posto prima di .
Si tratta di un tag che non ha bisogno di chiusura e che ha il compito di fornire
informazioni al server Web che ospita la pagina. Le informazioni fornite da DOCTYPE
riguardano il tipo di documento visualizzato oltre ad essere necessaria alla comunicazione
tra browser e server. DOCTYPE deve essere scritto in una forma standard:
Questa riga fornisce alcune informazioni sul documento:
HTML PUBLIC: il documento è pubblico
IETF: il tipo di HTML pubblico è gestito dalla Internet Engineering Task Force
DTD HTML 4.0: la versione di HTML supportata è la 4.0
EN: la lingua del documento è l'inglese
L'uso di DOCTYPE non è obbligatorio e può essere omesso. Certamente un suo utilizzo aiuta
il server Web ad interpretare correttamente il documento, ma la sua assenza non è
condizionamente ai fini della corretta visualizzazione.
Come si nota agevolmente DOCTYPE è un tag che non prevede un elemento di chiusura (non va
scritto in questo modo: )
Gli elementi sono posti immediatamente dopo l'apertura del tag e
racchiudono l'intestazione vera e propria del documento; cioè tutte le informazioni
necessarie al browser, al Webserver ed ai motori di ricerca. Si tratta del primo elemento
letto dal browser e per questo è il luogo migliore per inserire sintassi script .
All'intero di va inserito il titolo del documento e altre informazioni. Ecco
la sintassi HTML di un documento con i comandi finora esaminati:
L'elemento è il più utilizzato all'interno del tag , in quanto
fornisce il titolo alla pagina. Il titolo viene solitamente visualizzato dai browser
nell'intestazione di pagina. Quella che segue è l'immagine del TITLE di HTML.it (il testo
è: HTML.it - il sito italiano sul Web publishing):
[L'effetto del tag TITLE sulla home page di HTML.it]
In caso di salvataggio dell'URL con "Aggiungi a preferiti" (per MsIe) e "Aggiungi
Segnalibro" (per Netscape) il tag TITLE dà il nome al collegamento. In altre parole,
quando si salva l'indirizzo, il browser assegna allo stesso quanto presente all'interno di
. L'immagine che segue mostra l'effetto in MsIe (del tutto simile per
Netscape):
[L'effetto del tag TITLE sulla opzione aggiungi a preferiti di MsIe]
Il contenuto riportato tra i tag è anche utilizzato da alcuni motori di
ricerca per indicizzare la pagina e trovare parole chiave. Altavista è probabilmente
l'esempio più eclatante. Per questo è bene fornire nel TITLE una descrizione dettagliata
ma sintetica della pagina, con tutte le parole chiave che i motori possono indicizzare.
Un consiglio da tenere a mente è comunque quello di non esagerare con la lunghezza del
testo, ma di contemperare le esigenze di chi aggiunge il sito al bookmark e dei motori di
ricerca.
La corretta sintassi per il tag TITLE è la seguente:
La mia prima home page con la guida di HTML.it
META
I motori di ricerca rappresentano una risorsa indispensabile per chi cerca informazioni
sulla rete, e siti quali Altavista, Yahoo, Lycos e Excite sono tra i piu' visitati su
internet.
Figurare all'interno di tali motori di ricerca è fondamentale per chi crea pagine web e
vuole maggior visibilità . E' necessario innanzitutto segnalare le proprie pagine a questi
motori di ricerca, e ciò viene fatto attraverso piccoli form presenti sulle pagine web
sotto la scritta "Add your site". Periodicamente questi "spider" monitoreranno le milioni
di pagine contenute nei loro database verificando le eventuali modifiche.
Oltre che essere inseriti nei motori di ricerca e' importante figurare tra i primi siti
che vengono visualizzati nella ricerca (spesso, soprattutto quando i termini da ricercare
sono di largo uso e di carattere generale, vengono presentate delle liste con migliaia di
siti), e per fare questo è possibile adottare qualche semplice accorgimento.
Fondamentale a questo scopo risultano i META tag, stringhe di codice che figurano in testa
al documento, tra i comandi e che vengono, per prime, lette dai motori di
ricerca.
Le "keywords" (parole chiave) sono i termini che, sinteticamente, descrivono il contenuto
di una pagina web. Se, ad esempio, il sito si occupa della realizzazione di pagine Web, le
keywords saranno:
HTML
realizzazione pagine Web
home page
motori di ricerca
prezzi modici
.......
Il META tag dovrà essere così impostato:
La virgola divide i termini gli uni dagli altri. Le frasi non limitate a singoli vocabili
vanno scritte senza virgola perchè il motore di ricerca le trovi in quella stessa forma.
Naturalmente, se il vostro sito e' multilingue sara' bene inserire keywords in italiano e
nella lingua straniera presente nel sito, facendo sempre molta attenzione a non usare
termini troppo generici. Nel caso in cui non si tratti di nomi propri e' buona regola
inserire la forma singolare e plurale.
Il motore di ricerca considera il numero di volte in cui un termine e' presente
all'interno della pagina e delle keywords, ma ripetere esageratamente una stessa parola
nel META tag ha l'effetto opposto a quello voluto, in quanto la gran parte degli spider
cancellano dal proprio database questi siti. E' bene quindi non esagerare col numero di
termini all'interno delle keywords.
Altri META tag riguardano l'autore della pagina web:
il titolo che apparira' alla fine della ricerca:
e il nome dell'editor con cui il documento HTML e' stato generato:
Se per qualche ragione desideri che una delle tue pagine NON sia indicizzata nei motori di
ricerca, devi inserire il seguente META tag:
Un altro META Tag e' quello che permette il "refresh" della pagina. Cio' vuol dire che la
stessa pagina o altra differente può essere automaticamente lanciata dopo un certo numero
di secondi che noi stessi impostiamo.
Ecco il codice:
Dove CONTENT="5 e' il numero di secondi entro il quale la nuova pagina sara' caricata;
mentre url=pippo.htm" e' il file che verra' caricato.
RIEPILOGO LEZIONE
Di seguito riportiamo una pagina HTML impostata con il codice visto in questa lezione.
Questa pagina costituirà un punto di riferimento anche per le lezioni successive:
La mia prima home page con la guida di HTML.it
Lo studio dei dati forniti dai più frequentati Search Engine ha dimostrato come il termine
più ricercato sia "sex", e come l'80% degli utenti non consulta oltre la seconda pagina di
ogni ricerca effettuata. Ciò significa che se una ricerca per parola chiave risponde con
30 pagine di indirizzi Web, soltanto 2 utenti su 10 consulteranno oltre la seconda pagina.
In ultima analisi, i siti contenuti nella trentesima pagina hanno una visibilità nulla.
Questa considerazione dovrebbe chiarire la vitale importanza di risultare tra i primi
posti in queste ricerche. E' dimostrato che i Search Engine e le directory sono i mezzi
che più di altri (riviste, link su altri siti, televisione ecc.) portano accessi e
visitatori in un sito.
Alla luce di queste considerazioni, l'inserimento di un sito all'interno di Search Engine
o Directory è un'operazione fondamentale per la riuscita del sito stesso. Accorgimenti e
piccoli trucchi possono aiutare in questo, ma non c'è un modo univoco per risultare in
testa ad ogni motore di ricerca, per la banale constatazione che ogni motore ha
peculiarità proprie. Prima di continuare è utile precisare alcuni concetti:
non è importante risultare in tutti i motori di ricerca ma al massimo nei 10 più diffusi a
livello mondiale e nei 2 a livello nazionale;
diffidare dei numerosi servizi che per pochi dollari promettono l'inserimento in 500
motori di ricerca, perchè spesso non danno risultati e perchè, appunto, non ha alcuna
rilevanza risultare nei motori minori;
diffidare dai programmi automatici di inserimento;
non sperare che le "keywords" dei Meta Tag siano la soluzione unica a questi problemi;
spesso l'inserimento non è immediato, e in alcuni casi (Lycos e HotBot) è successo
addirittura che il database non venisse aggiornato per mesi.
Il numero di persone che negli USA si occupano esclusivamente di inserimento siti nei
motori di ricerca è stimato intorno alle 100 unità . Ciò significa che nessuna Directory
può materialmente controllare tutti i nuovi siti inseriti, per cui molti vengono
indicizzati senza essere previamente verificati. Questo stato di cose genera una certa
confusione, oltre ad uno scadimento qualitativo degli inserimenti. Infoseek ha reso noto
che giornalmente riceve 30.000 nuove richieste di inserimento, poco meno della metà di
Yahoo.com.
L'inserimento nelle Directory è, per loro stessa natura, più umanizzato e difficilmente
oggetto di trucchi più o meno leciti. Anzi, tentare di risultare furbescamente ai primi
posti delle Directory può essere controproducente, visto che gli operatori, resisi conto
del trucco, inseriscono il sito nel "limbo dei furbi" in posizione quasi invisibile.
Diverso, invece, il caso dei Search Engine dove non è un essere umano a ricevere le
richieste di inserimento ma uno spider. Nel corso degli anni gli spider, non troppo
perspicaci agli esordi, hanno affinato i propri strumenti e in molti casi radicalizzato
l'intolleranza verso trucchi e trucchetti. Spesso è sufficiente una keyword ripetuta due
volte per causare la cancellazione, tout court, del sito dal database. Prima di tutto,
quindi, è buona regola evitare le penalizzazioni. Trucchi che fino ad una anno fa
permettevano di risultare primi nei Search Engine oggi sono riconosciuti dagli spider. Per
esempio non è una buona idea inserire testo nascosto nella pagina HTML di colore identico
al background, come non è una buona idea creare pagine con parole chiave che non hanno
nulla a che vedere col contenuto del sito, ma inserite solo perchè spesso ricercate dagli
utenti (per es il termine "sex" in un sito che si occupa di informatica). Evitare in modo
assoluto di inserire pagine con un meta tag "refresh" che rimanda ad un'altra pagina dopo
un certo numero di secondi.
Premesso che il delitto non paga, ecco una serie di suggerimenti per ottenere un buon
posizionamento nei Search Engine:
evitare, per quanto possibile, l'uso di frame HTML;
non iniziare il documento HTML con un'immagine o una tabella;
porre particolare attenzione alla home page del sito;
evitare, per quanto possibile, l'uso di pagine ASP (Active Server Pages) o nominate con un
nome di file dove compare un punto interrogativo "?";
inserire le parole chiave del sito tra i tag , perchè molti spider
(Altavista in primis) danno molta importanza a questo;
usare i tag
ecc.
creare "doorpage", cioè delle pagine di supporto a quelle principali, contenenti testo e
keywords attinenti al sito;
registrare non più di una pagina al giorno;
registrare domini di primo livello. Per esempio www.nome.com piuttosto che www.nome.com/
direcotry;
il meta tag "keywords" non deve contenere termini duplicati e non più di mille caratteri.
Il 90% delle ricerche avviene per termini scritti in minuscolo, per cui è preferibile
evitare quelli maiuscoli;
il meta tag "description" è fondamentale perchè a questo il Search Engine associa il link
al sito e non deve superare i 300 caratteri.
Nella precedente lezione abbiamo visto come creare da zero un documento HTML e come
impostare il titolo ed i meta tag.
L'operazione successiva all'impostazione del documento è la definizione del colore o
dell'immagine di sfondo, oltre ai colori dei link attivi e visitati.
L'elemento è posto in posizione immediatamente successiva alla chiusura del tag
HEAD> e comunque all'interno degli elementi ; ha un tag di apertura e uno di
chiusura, ed all'interno di esso si sviluppa il corpo del documento.
Se l'elemento conteneva metadati (cioè non materialmente visualizzati dal browser)
la funzione del tag è quella di mostrare gli oggetti (testo, immagini, suoni,
applet ecc) della pagina.
La sintassi corretta per l'elemento è la seguente:
Contenuto del documento
Il tag è utilizzato, oltre che per fornire al browser indicazioni sulla posizione
degli oggetti nel documento, anche per impostare vari attributi di visualizzazione per il
documento. Di seguito vediamo quali.
BGCOLOR
L'attributo BGCOLOR imposta un colore unitario di sfondo. La sintassi corretta è la
seguente:
E' possibile sostituire al nome in inglese, valori esadecimali. Per esempio, il colore
rosso (red) si sostituisce in questo modo:
L'utilità dei colori esadecimali si ha laddove non si vuole un colore standard ma sfumato
o con diversa tonalità . I più diffusi editor HTML prevedono palette per la definizione di
colori esadecimali, mentre Paint Shop Pro fornisce, oltre al colore, anche il
corrispondente valore esadecimale da copiare/incollare.
Clicca_qui_l'esempio_pratico
BACKGROUND
BACKGROUND ha una funzione simile a BGCOLOR, ma mentre il secondo mostra un tinta unica
del colore, il primo visualizza sullo sfondo un'immagine in formato grafico .gif o .jpg.
Consideriamo, per esempio, di voler costruire uno sfondo con l'immagine seguente:
[Lo sfondo del nostro esempio]
L'immagine si chiama sfondo.gifed è depositata nella stessa directory del documento. La
sintassi corretta per impostare l'immagine come sfondo è:
Il browser visualizza l'immagine sfondo.gif e la ripete su ogni punto dello schermo
disponibile. In altre parole non si limita a visualizzare l'immagine una sola volta,
magari al centro della pagina, ma riempie ogni spazio disponibile.
Per questa ragione è assolutamente necessario creare uno sfondo che, se ripetuto, non
presenti soluzione di continuità , ma un aspetto il più possibile uniforme.
E' bene scegliere un'immagine di sfondo che non infastidisca la lettura e che sia il più
possibile coerente con il colore del testo. Per esempio, inserire un testo arancione su
uno sfondo rosso non renderebbe leggibile il testo. Sempre meglio usare il colore nero per
il testo e tinte leggere per lo sfondo.
Clicca_qui_l'esempio_pratico
TEXT
Se non stabilito diversamente il colore del testo del documento è nero, in quando i
browser assegnano quel colore di default. Grazie all'attributo TEXT è possibile assegnare
al testo un colore diverso dal nero. Questa la giusta sintassi:
Anche in questo caso i colori possono esprimersi in nomi o valori esadecimali. All'interno
del documento è possibile marcare parte del testo in colori differenti da quello impostato
su TEXT.
Clicca_qui_l'esempio_pratico
LINK
Se non stabilito diversamente il colore dei link (non ancora visitati) è blue. Grazie
all'attributo LINK è possibile definire colori differenti:
Tutti i link della pagina non saranno più blue ma rossi (red). Tale colore può essere
espresso in valori esadecimali.
Clicca_qui_l'esempio_pratico
ALINK
Quando cliccati i link assumono un colore diverso da quello impostato su LINK (o dal blue
di default). Grazie a ALINK (la A sta per Active) è possibile modificare questo colore:
VLINK
Quando un URL associato ad un link viene visitato, quest'ultimo assume un colore diverso
da quello di LINK (o dal blue di default). Grazie a VLINK (la V sta per Visited) è
possibile agire su questo colore:
Clicca_qui_l'esempio_pratico
BGPROPERTIES
Trattando dell'attributo BACKGROUND abbiamo sottolineato come le immagini richiamate siano
disposte sullo schermo disponibile. Se, comunque, la pagina è tanto lunga da attivare lo
scroller laterale, lo sfondo (e l'immagine associata) scorre insieme alla pagina. Per
comprendere meglio di cosa stiamo parlando clicca_qui_per_un_esempio, e poi scrolla la
pagina verso il basso.
Grazie alla proprietà BGPROPERTIES è possibile rendere lo sfondo immobile rispetto allo
scroller di pagina. Questa la sintassi corretta:
Questo espediente funziona solo con MsIee non con Netscape che invece continua a scrollare
la pagina.
Clicca_qui_l'esempio_pratico
La presenza di file audio sotto forma di MIDI o WAV puo' essere una piacevole colonna
sonora alla navigazione delle pagine web, oppure un fastidioso fardello capace solo di
rallentare il caricamento ed innervosire il visitatore. Come spesso viene ripetuto in
questa guida e' necessario considerare che si', e' importante la piacevolezza grafica e
musicale delle pagine web, ma e' fondamentale che la navigazione non risulti lenta e, in
ultima analisi, impossibile per chi abbia a cuore le sorti della propria bolletta
telefonica. Il mio consiglio e' quindi di evitare grossi file MIDI (60Kb di files MIDI ad
esempio sono esagerati) ed enormi WAVE (che possono essere sostituiti da altri files piu'
leggeri, come vedremo in seguito).
Consideriamo un file MIDI; consideriamo che si chiami "imagine.mid"; e consideriamo che si
voglia inserirlo come sottofondo ad pagina web non appena questa si apra, automaticamente
quindi.
Dobbiamo innanzitutto considerare che Navigator e MSIE si servono di comandi diversi per
richiamare automaticamente un file MIDI di sottofondo.
Per esempio il comando funziona solo con MSIE ma non con Navigator (LOOP indica
il numero delle volte che il midi deve essere ripetuto):
Clicca_qui sia con MSIE che Navigator per provare.
Oltre ai files MIDI, con il comando e' possibile inserire files .WAV e .AU
Per rendere possibile l'apertura automatica di un files audio anche con Netscape, si deve
usare il comando